Autostima

 “Non mi iscriverei mai ad un club che accettasse di avermi come membro”

Groucho Marx

Se in  questa semplice frase è racchiuso il sentimento che nel tuo intimo provi per te stesso vuol dire che la scarsa considerazione che hai di te sta compromettendo la tua capacità di essere felice.
Avere questa bassa considerazione di te stesso non ti permette di sentirti capace di gestire le relazioni, di raggiungere dei traguardi e percepirne la soddisfazione.

Facciamo un esempio, quante volte incontri persone che riescono a “presentarsi” bene, che in ogni situazione riescono a restare serene e a trasmettere agli altri la loro consistenza e stabilità? È proprio così, se recuperi la tua consistenza, la tua sensazione di valore personale sicuramente anche gli altri la percepiranno e le relazioni che creerai saranno più positive, ma non perché tu sarai migliore ma perché darai il giusto valore a quello che sei.

L’autostima nasce da ciò che pensiamo di noi stessi e si forma durante la storia di ogni persona; è la somma dei risultati di come siamo riusciti ad attraversare alcune esperienze di base della nostra vita.

Perciò la nostra autostima sarà fortemente influenzata da come abbiamo vissuto le relazioni primarie, come abbiamo fatto esperienza e interiorizzato il sentirci amati, protetti, visti, capaci, efficaci, come siamo stati considerati e come siamo riusciti a percepire in maniera piena e integrata sotto tutti gli aspetti psicocorporei di queste funzioni.

Come possiamo migliorare l’autostima?

Per migliorare la nostra autostima, nel processo di terapia bisognerà recuperare la sensazione di consistenza, ovvero sentirsi una persona capace di avere un peso nella propria vita, di poter dare una direzione, di potere influenzare gli altri e di essere importanti e solidi.

In questo processo non deve mancare un aspetto importantissimo e imprescindibile: l’amore per te tesso, la compassione con la quale ti guardi e l’accettazione che hai di te.

Questo ti porterà a mostrarti al mondo in maniera piena e profondamente vera, per poter affermare le tue competenze e le tue emozioni, siano esse positive o negative.

Per aumentare la tua autostima bisognerà spostare il punto di riferimento del tuo valore non a ciò che pensi dicano o vedano gli altri ma a ciò che senti tu, di te stesso, per te stesso.  

Come funziona l’autostima

Una sana fiducia in sé è un fattore essenziale al raggiungimento dei propri obiettivi. Se la fiducia in noi stessi è scarsa, ne soffrirà la nostra capacità di progredire, di affrontare e gestire le sfide della vita, di sbilanciarci quel tanto per poter andare avanti.

Una alterata immagine di sé sta alla base di questo disturbo. L’alterazione non riguarda semplicemente l’immagine personale che una persona ha di sé ma si confonde con l’immagine sociale e il ruolo con cui noi stessi ci identifichiamo,  facendo diventare l’ultima più importante della prima.

L’immagine che pensiamo gli altri abbiano di noi diventa l’immagine che diamo a noi stessi e così si continua a sentirsi giudicati ed incompresi allo stesso tempo e ci blocca nel dimostrare chi siamo, per il nostro bisogno di essere accettati.

La conseguenza sarà una grande frustrazione per non riuscire a dimostrare agli altri e a noi chi siamo, facendoci sentire costantemente a disagio, bloccati in questo “vorrei ma non posso”.

A volte il tentativo di essere sinceri, con se stessi e con gli altri, in merito a cosa si sappia e non si sappia fare, non basta a neutralizzare la mancanza di sicurezza, questo perché risulta difficile se non impossibile riconoscersi.
Bisogna inizialmente lavorare in terapia per ottenere questa visione sincera di sé.

L’autostima si lega al concetto di consistenza, di assertività, che infatti sottende un’idea di trasparenza e di sincerità della propria persona sia con se stesso sia con gli altri.

Spesso questi meccanismi sono frenati dalla paura, dalla preoccupazione che questo atteggiamento possa essere pericoloso per noi, che l’ammettere i propri pregi ma anche i propri difetti ci renda vulnerabili e soggetti ad attacchi altrui. In questo modo saremo sempre più convinti di non essere capaci, ci nasconderemo ed eviteremo sempre di più le situazioni che ci coinvolgono. Tenderemo esasperatamente di lottare contro noi stessi mostrando una apparenza sicura e tranquilla.

Le soluzioni non sono semplici da raggiungere, ma sono sicuramente due le cose che devono essere riconquistate, con la terapia o in qualunque altro percorso di crescita:

1. Ricordare a noi stessi le grandi qualità che condividiamo con tutti gli esseri umani contribuisce a neutralizzare l’impulso a considerarci cattivi e immeritevoli.
2. Sentirsi in maniera diversa per mostrarsi in maniera piena al mondo.